Andrea, Eravamo felici perché eravamo pazzi.
Io insistevo : “Continua a cantare per me, ti prego!”. La stanza era piccola, con pochi mobili, un pavimento in bianco e nero modello gelato alla stracciatella ed un soffitto pieno di sogni colorati che rimanevano sospesi per aria, come i palloncini alle feste dei bambini. Quando tu non eri con me, io osservavo l’elica …
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